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mercoledì 31 ottobre 2012

Perché una stanza?

Quando dico stanza mi viene in mente la cara zia Virginia Woolf, ma anche un posto in cui nascondersi o venirsi a cercare. E chissà, magari un giorno mi verrai a cercare, a leggere i ricordi di noi che ho lasciato come briciole sparse.
Olivia è il nome con cui ti ho tanto pensato, piccola mia, e che adesso userò per scrivere qui. Questa è la tua stanza, è un'isola che non c'è, dove cercherò di conservare le storie che un giorno ci mancheranno, parole che ancora non ti ho scritto, ma che sono rimaste nella mia mente, impresse come nomi sulla sabbia prima che il vento li confonda, prima che il mare se li porti via, masticate nella bocca, accarezzate con la punta delle dita, ma non ancora tradotte.

2 commenti:

  1. Come prima mano di vernice alla sua stanza, hai scelto tinte meravigliose. Luminose. Calde.

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    1. Le tue parole per me sono un incoraggiamento vero.
      Tu, che con le tue pagine hai riempito i miei vuoti, che hai dato una spinta a FARE, ciò che finora avevo solo pensato... fare di questa stanza un nido per accoglierla come in un abbraccio.
      Grazie!

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