Quest'anno la rassegna Io allatto alla luce del sole ha come tema "l'allattamento in Realtà".
In realtà c'è voluto un evento per rimettermi a scrivere! Sarebbe il secondo anno e mi sono detta e perché no, già che ci siamo...
La verità è che spesso ripenso a quando ti bastavano 10 minuti di
latte per abbandonarti beata tra le mie braccia. Le guance rosee, le palpebre
abbassate che sembravano petali, era il sonno di un piccolo dio. Ne è passato
di latte... 926 giorni!
926 giorni di mamma, di te,
di ninni, come dici tu, che ti
prendi, che mi dai. Difficile dire chi dà e chi riceve. Ci diamo tutte e due,
ci diamo tanto, ci diamo sempre... baci e carezze, storie sussurrate e risatine a bocca piena, pizzicottini (fastidiosissimi!), ma anche rimproveri e sbuffi, e
strambe manipolazioni, perché dopo un po' che stai attaccata: “mamma, non esce
più il latte, faccio un massaggio!”
Prendi tanto, amore, me lo chiedi, a volte
più di quanto credo di riuscire a darti, a volte più di quello che sono pronta a dare,
perché sono pigra, o sono stanca, ho tanto sonno la notte e tu mi rassicuri
“l’umpito mamma!” (l’ultimo). O forse perché sei così tanto grande, che come te sei grande solamente tu, che discorri, e mi racconti storie e mi dici "addormiti mamma!", che ogni tanto mi scordo che sei ancora piccina. Ma sentire il tuo odore, la manina attaccata al mio pigiama, che scivola
rapita dal sonno, l’ultima resistenza che cade sul cuscino e immaginare i tuoi
occhi perdersi dietro a un sogno nuovo… non ti dirò che è come il primo giorno,
è 926 volte di più, come un giorno dentro all’altro, come l’una dentro
all’altra. Perché dal mio cuore, bimba, non te ne andrai mai!
Questo post partecipa a Ioallatto alla luce del sole 2014.